BALMA BOVES Borgata

Museo a SANFRONT

opera di recupero

La struttura
Balma Boves è una straordinaria testimonianza di vita contadina, conservatasi intatta grazie alla felice collocazione sotto ampie rocce aggettanti, le “Balme” o “Barme”, che hanno riparato le case da pioggia e neve. Si tratta di un microcosmo composto da pollai, abitazioni, stalle, tinaie, essicatoi, locali per la conservazione dei formaggi, il tutto ottenuto adattando il più possibile l’insediamento alla conformazione naturale dell’ambiente, sfruttando anche i più piccoli anfratti della roccia e ricavando terrazzamenti coltivabili lungo i pendii del monte. Abitate fino agli anni Cinquanta, case e cortili nei decenni successivi sono stati utilizzati come deposito di materiali di vario genere, ma nessun intervento invasivo ha intaccato la natura del luogo, che risulta un esempio unico di architettura. Al momento del nostro intervento la struttura era in uno stato di totale abbandono, come la maggior parte degli antichi insediamenti alpini.

L’intervento
Il comune di Sanfront ha dapprima acquisito la proprietà del sito, poi, insieme alle Comunità montane Valli Po, Bronda e Infernotto e utilizzando finanziamenti della Comunità Europea, ha realizzato il restauro conservativo delle strutture edilizie, la sistemazione dei percorsi, l’illuminazione notturna del sito. Il progetto è in via di completamento con il ripristino dei materiali ritrovati nelle case, da noi catalogati in loco, in corso presso alcuni artigiani della Val Po: si tratta di oltre 400 utensili e oggetti della vita di tutti i giorni. I mobili veri e propri sono pochi, a riprova della povertà della vita che si svolgeva in quei luoghi. Al termine dei lavori di restauro le suppellettili saranno in gran parte sistemate nelle loro collocazioni originarie e i locali della borgata, integrati da discreti pannelli illustrativi, si presenteranno agli occhi dei visitatori quali erano ai tempi in cui Balma Boves era viva.
I progetti e i lavori sono stati curati e seguiti dall’architetto Giorgio Rossi di Saluzzo, appassionato del luogo e fra i primi, già diversi decenni fa, a scoprire Balma Boves e a farla conoscere tramite numerose pubblicazioni. Il risultato è una borgata museo della vita e della cultura contadina, inaugurata ufficialmente il 26 giugno 2005.

Da notare:
– l’attenta catalogazione degli oggetti, fotografati e schedati uno per uno
– la ricostruzione del sentiero
– la ricostruzione dei muri a secco
– la ricostruzione delle ringhiere in legno
– la ricostruzione di alcuni edifici.